Trapianto capelli HST nei casi Norwood 2 e 2a
La tecnica di trapianto HST differisce da tutte le altre tecniche, FUT o strip e FUE in tutte le differenti denominazioni di marketing. HST o Hair Stemcell Transplantation procede trapiantando prelievi parziali di unità follicolari da zona donatrice. Il prelievo, effettuato con punches da 0,6 millimetri, è di dimensioni inferiori di quelle di una unità follicolare.
Questo significa che le cellule staminali pilifere contenute in una unità follicolare, in seguito al prelievo parziale, vengono a trovarsi sia nella porzione prelevata che in quella che rimane in zona donatrice. Possiamo quindi chiaramente dire che prelevando e trapiantando porzioni di unità follicolari da zona donatrice, preleviamo e trapiantiamo porzioni di cellule staminali pilifere. Effettuiamo quindi un trapianto di cellule staminali pilifere.
Trapianto di cellule staminali pilifere HST: i vantaggi di moltiplicare le unità follicolari
Le conseguenze che questa azione ha sono veramente innovative e stravolgono i risultati di quella che sta diventando un’azione chirurgica molto diffusa e purtroppo banalizzata, il trapianto di capelli che in realtà dovrebbe chiamarsi trapianto di unità follicolari. L’enorme differenza di risultati tra la tecnica HST e tutte le altre è quella che mentre tutte le altre tecniche non fanno che prelevare unità follicolari intere dalla zona donatrice, spostandole o meglio trapiantandole in zona ricevente, con HST si genera la moltiplicazione delle unità follicolari.
Ognuna delle due porzioni di unità follicolare nelle quali è stata suddivisa quella di origine, danno nascita ad una nuova unità follicolare identica a quella di origine. Quindi, come nel caso della riproduzione per talea nelle piante, da una unità follicolare ne scaturiscono due, uguali in tutto e per tutto a quella di partenza. Quindi la zona donatrice non subisce depauperamento come avviene con tutte le altre tecniche, e restando essa intatta dopo la ricrescita che avviene dopo nove mesi, permette il ripetersi, se necessario, di un intervento di trapianto, mantenendo praticamente intatto il capitale di unità follicolari disponibile al trapianto.
Tecnica di trapianto HST: restauro possibile per ogni classe Norwood
Non va tuttavia compreso che questa metodologia di trapianto sia particolarmente indicata solamente per i casi di alopecia più gravi, per intenderci per le Nordwood 6 e Nordwood 7 che sono purtroppo non restaurabili con nessuna altra tecnica a parte HST. Infatti, HST trova ottima applicazione anche per tante altre casistiche di alopecia, per le quali il numero di innesti necessario per il restauro resta limitato.
Quando consideriamo che per esempio un caso Nordwood 2 o Nordwood 2a ha bisogno di una quantità di innesti che varia tra i 700 o 800 per la Nordwood 2 fino a 1400 o 1600 innesti per il caso Nordwood 2a, chi non dovesse affidarsi ad HST, probabilmente penserebbe di poter facilmente risolvere il restauro attraverso un uguale ammontare di innesti prelevati attraverso una FUE a basso costo.
Le conseguenze di un trapianto FUE anche minimo
Eppure, questa scelta ha comunque delle conseguenze. Quando, nel caso di una casistica Nordwood 2, abbiamo una stempiatura, che progredisce già da giovane età, oppure nel caso di una Nordwood 2a abbiamo oltra alla stempiatura anche un arretramento della linea frontale, ci situiamo nella zona più visibile e delicata del viso. Molto probabilmente queste due situazioni potranno ancora evolvere nel tempo. Se i prelievi da zona donatrice non ricresceranno, come non ricrescono con tecnica FUE o FUT, la zona donatrice si troverà ad essere più scarsa dopo che il trapianto sarà stato effettuato.
Se la situazione di caduta capelli non si è arrestata, e che un nuovo trapianto dovesse rendersi necessario, per il secondo trapianto la possibilità di prelievo diventa inferiore alla prima. Delle piccole cicatrici si formeranno al posto della unità follicolare prelevata. Più queste cicatrici sono numerose e più si verifica un indurimento fibroso del cuoio capelluto. Questo renderà gli eventuali trapianti successivi più difficoltosi per l’estrazione.
I vantaggi della tecnica di trapianto HST sulle altre tecniche
Tutto questo con la tecnica HST non avviene: i prelievi minuscoli di porzioni di unità follicolare non lasceranno nessuna cicatrice al loro posto, nessun indurimento del cuoio capelluto e soprattutto la zona donatrice, nel giro di nove mesi si sarà rigenerata. Inoltre, quando con HST si vanno ad innestare i grafts in zona ricevente, lo si fa con aghi da 0,5 millimetri.
Questo è fondamentale nei confronti del risultato visivo che si va ad ottenere. Soprattutto per la zona temporale e la linea frontale, la naturalezza del risultato è la prestazione più ricercata. Considerando la dimensione dei grafts, estremamente ridotta e la loro impiantazione, rimane comprensibile che più un innesto è di piccole dimensioni e più esso può essere collocato con distanze tra un innesto e l’altro molto ravvicinate, proprio come è la situazione di una capigliatura naturale. Questo costituisce un enorme vantaggio parlando di risultato estetico soddisfacente.
Preservare la zona donatrice con la tecnica HST di trapianto cellule staminali
Quindi non bisogna farsi tentare nel caso di interventi ridotti in quantità di innesti dal fatto che essi sono alla portata di qualsiasi FUE. Mantenere un occhio alla rigenerazione della zona donatrice, alla qualità nel tempo del cuoio capelluto della zona donatrice, all’assenza di cicatrici, ad un decorso post-operatorio molto lieve e senza fastidio né bendaggi, e soprattutto ottenere un risultato veramente naturale sono altrettanti fattori che devono influire nella scelta della tecnica a cui sottoporsi.
Non deve essere il costo il parametro più importante. E se la situazione purtroppo dovesse peggiorare, saremo molto felici di poter avere ancora a disposizione una zona donatrice rigenerata ed un cuoio capelluto elastico e morbido non fibroso reso tale da tante piccole cicatrici che corrispondono a tanti piccoli ammanchi.
