I rischi di auto-trapianti FUE: l’Alopecia (calvizie androgenetica)
Sì, perché la perdita dei capelli per alcuni uomini significa principalmente due cose: essere più vecchio e meno bello. Ecco il nocciolo della questione. Un uomo che si sente vecchio e non più al suo meglio è un uomo che rischia di maturare insicurezza, divenendo inevitabilmente un compagno talvolta problematico.
Non solo: l’uomo a differenza della donna è meno incline a svelare cosa lo affligge. Si tratta di un suo punto debole. Tuttavia, il silenzio rende la spirale del disagio più pericolosa, aggravando la relazione con te stesso e quindi con il tuo partner. Gli effetti dello stress nella coppia, anche se giovane, rischiano di innescare un circolo vizioso di sofferenza che può quindi essere difficile da spezzare.
Un aiuto concreto: valutare l’autotrapianto
Questi sono gli unici due farmaci riconosciuti dalla farmacopea internazionale come trattamento medico di alopecia androgenetica: Minoxidil e Finasteride. Tenete sempre a mente che tali terapie dovrebbero sempre essere prescritti dagli specialisti in dermatologia. Ora, di conseguenza, se desiderate rivedere ottenere i vostri capelli sulle zone calve, l’unica cosa giusta è trapianto dei capelli. Sì, è la cosa giusta, ma bisogna anche farla al momento giusto, nella giusta situazione anatomica, con la giusta tecnica ed in mani esperte.
Un problema di cui oggi possiamo occuparci (insieme)
I rischi di praticare autotrapianti obsoleti
Da un punto di vista medico e etico, coloro che si recano all’estero per il trapianto di capelli FUE sono a rischio. E chi se ne occupa in Italia? In questo caso nel 99% dei casi sta scegliendo una tecnica antica e abbandonata da molti chirurghi. I risultati sono mediocri a medio-lungo termine.
Il trapianto di capelli
Le unità follicolari non sensibili alla caduta, cioè quelle poste dietro e sui lati della testa sono rimosse. Esse vengono trapiantate nelle zone diradate o calve.
I motivi per il successo del trapianto sono semplici:
-Nessun rigetto
-Il capello è proprio: crescerà, potrà essere tagliato dal barbiere e diventerà bianco con l’età.
-Quelli trapiantati non cadranno.
-Se si utilizzano tecniche e metodi di qualità, ad esempio la tecnica HST, il risultato è sorprendente.
-La procedura è indolore e non comporta alcun rischio particolare.
Dove fare l’autotrapianto di capelli?
Guardando su Internet risulta chiaro che la Turchia viene prima di tutto. La verità è che esistono molti rischi. Lo ribadisce ISHRS, un organismo globale che riunisce esperti nel trapianto dei capelli.
- mancanza di informazioni per i pazienti in merito alle effettive possibilità di intervento.
- centri che fanno eseguire il trapianto a personale non qualificato, spesso non dottore e nemmeno infermiere.
- operano all’esterno dell’Unione europea e non possono essere perseguiti in caso di problemi.
- effettuare operazioni con un numero enorme di “unità follicolari” trapiantate, spesso non fattibili. I capelli veramente ricresciuti non sono altrettanti (contano i capelli che ricrescono e non quelli trapiantati!)
- mettere a rischio la vita dei loro pazienti eseguendo trapianti in assenza delle giuste condizioni.
- usare metodi obsoleti per risparmiare sulla formazione,
- alcune cliniche offrono garanzie prive di valore.
Il miglior consiglio che puoi dare è che è meglio effettuare il trapianto di capelli in una struttura ben attrezzata dove opera personale qualificato e dottori veri. Se non avete i mezzi per questi interventi è meglio non fare niente.
La tecnica “FUE”
La tecnica FUE di per sé non è pericolosa ma nella maggior parte dei casi è obsoleta ed il risultato non dura nel tempo. Rende tecnicamente possibile l’esecuzione del trapianto per persone senza competenze mediche o chirurgiche.
Naturalezza e densità: questo è ciò che domandano i nostri pazienti. Per ottenere questi risultati la tecnica più moderna ed efficace si chiama HST hair stem cells transplant.
La campagna sul Black Market
ISHRS è nato, che riunisce i migliori chirurghi calvizie. ISHRS ha intrapreso una campagna di informazione a livello mondiale. Ha reso noto il “Mercato Nero” del trapianto, con ambulatori in Turchia e in altri paesi in via di sviluppo. In questi centri ci sono persino rifugiati di guerra e tassisti disposti a tutto pur di sopravvivere.
La tecnica FUE
Le tecniche di trapianto sono divenute più raffinate e costose da praticare, avvalendosi di personale medico meglio equipaggiato e qualificato. Questi trapianti, eseguiti anche dai VIP, hanno accresciuto la domanda di interventi chirurgici. I buoni medici sono pochi. Ciò ha fatto sì che una tecnica antica e semplice, battezzata con un nuovo nome, FUE, si proponesse alle masse. Il FUE può essere praticato anche da personale non specializzato, non medico e nemmeno infermiere. Le conseguenze sono spesso disastrose per il paziente in pericolo.
I problemi post-intervento…
Splendide foto dei risultati FUE sono pubblicati online. Queste foto sono spesso manipolate o riciclate da un ambulatorio all’altro. È facile far credere alla gente che le cose non corrispondano a verità. I problemi emergono dopo 1-2 anni: i capelli cadono più di prima, anche nella zona donatrice e spesso anche coloro che vengono trapiantati cadono. Le zone donatrici sono devastate da importanti cicatrici che impediscono ulteriori cure.
Ciò deve destare preoccupazione perché con la salute non si dovrebbero mai correre rischi.
Coloro che sono stati rovinati in una di queste “fabbriche” di trapianto di capelli in Turchia o in altri paesi hanno la responsabilità di far loro conoscere. Per aiutare la gente a non fare gli stessi sbagli.
Il trapianto posto nella sua vera luce
Se i pazienti iniziano a parlare è probabile che si aspettano un calo nella FUE..
I risultati ottenuti in queste “catene di montaggio” sono “i peggiori nella storia del trapianto di capelli, paragonabili ai cosiddetti ciuffetti di bambola”.
I trapianti di capelli sono un’operazione chirurgica, non un pacchetto turistico commerciale.