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Perdita di capelli :
Cause e rimedi
La perdita di capelli è un fenomeno assai diffuso che affligge in proporzioni diversamente importanti sia l’uomo che la donna.
Generalita sul ciclo vitale del capelli
Tre fasi caratterizzano la vita del capello: la sua crescita, poi un periodo di stasi o di riposo ed infine la caduta. La durata media dell’intero ciclo é variabile da persona a persona, ma sappiamo che essa varia tra i due ed i sette anni.
In media i capelli sono in numero di circa 100 000 per una persona non affetta da caduta patologica, i bulbi portano da uno a quattro capelli ed in media nella sua vita un bulbo produce all’incirca 20 capelli.
Le aree dello scalpo soggette a perdita di capelli nel soggetto maschio
Dal punto di vista genetico non tutte le parti dello scalpo sono soggette a subire la perdita di capelli. Generalmente distinguiamo due aree di scalpo con comportamenti diversi nei riguardi della perdita dei capelli. Le parti più soggette alla perdita sono la parte alta delle tempie, la porzione superiore del capo ed a volte anche tutto il capo.
Vedremo in seguito le ragioni della perdita dei capelli in queste zone. Le zone invece che generalmente sono esenti da perdita di capelli sono la nuca e l’area inferiore delle tempie. Vedremo anche in questo caso perché. Le aree di perdita di capelli sono schematicamente raffigurate in un tabulato chiamato di NORWOOD..
Cause della perdita di capelli nell’uomo
Benché i primi sintomi di perdita di capelli si manifestino già dai primi venti anni, è alla trentina che gli effetti di questa perdita sono piu manifesti. Le conseguenze sono sia estetiche che psicologiche in molti casi. Una delle principali cause della perdita di capelli è ereditaria e quindi genetica: l’ALOPECIA ANDROGENETICA. Bisogna ricercare nella ascendenza materna se dei maschi sono stati affetti da perdita di capelli. Questo tipo di alopecia è provocato dalla ridotta capacità di sintesi da parte di un enzima, il 5-alfa-reduttasi, dell’ormone androgino diidrotestosterone, il DHT.
Questo DHT provoca l’atrofizzazione del bulbo pilifero i cui capelli si assottigliano e diventano sempre più fini fino a cadere. Un’altra causa di perdita di capelli è quella conseguente ad una disfunzione nella produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Le perturbazioni ormonali dell’adolescenza provocano una produzione di forfora intrisa di sebo che causa un disfunzionamento del normale ciclo vitale dei capelli e anche in questo caso può provocare una atrofizzazione del bulbo.
L’ALOPECIA da stress é un’altra causa di perdita di capelli; lo stress si ritiene che provochi anche in questo caso una perturbazione ormonale come già visto. Inoltra lo stress può avere come conseguenza quella di continuamente manipolare i capelli e quindi infine di provocarne la perdita. L’ALOPECIA a seguito di diete provocanti carenze alimentari soprattutto quelle destinate alla sintesi di cheratina, il che avviene quando la dieta è carente in proteine ed amminoacidi. Vi sono poi trattamenti medicali che provocano una perdita temporanea dei capelli, come nel caso della chemioterapia.
Cure e rimedi contro la perdita di capelli nell’uomo
L’alopecia androgenetica potrebbe essere curata utilizzando dei medicinali capaci di contrastare l’attività del 5-alfa-riduttasi. Tuttavia, gli effetti collaterali di tale trattamento provocano un’azione sulla fertilità e l’apparato riproduttivo. Questo ne provoca quasi sistematicamente il rifiuto da parte dei pazienti.
Altri trattamenti di tipo topico oppure orale esistono, ma hanno comunque un risultato limitato: il FINASTERIDE, in forma di compresse, di solito 1mg/giorno, Il MINOXIDIL che invece è un trattamento topico per trattamenti di qualche mese sul cuoio capelluto, due volte al di. Esistono poi dei trattamenti a base di Corticosteroidi, utilizzati in via locale oppure orale per i casi più gravi. Questo trattamento è di tipo antiinfiammatorio e possiamo citare il Betametasone ed il Triamcinolone. Possono tuttavia provocare irritazione cutanea e a volte essere dolorosi.
Cause della perdita di capelli nella donna
Il fattore ereditario è quello che è responsabile maggiormente della perdita di capelli nelle donne, anche se la responsabilità degli ormoni maschili androgeni è nettamente inferiore che nel caso maschile. Inoltre, lo stress è un altro generatore di perdita di capelli. Vi sono poi dei fenomeni transitori di perdita di capelli, come per esempio durante il periodo tra una stagione e l’altra.
Anche il fatto di seguire una dieta molto rigorosa è fattore di perdita di capelli, infatti certi elementi come proteine o amminoacidi possono venire a mancare fortemente indebolendo così la capigliatura. Dopo una gravidanza o in periodo di menopausa gli ormoni possono subire delle variazioni importanti e quindi influire sulla caduta dei capelli. Carenze vitaminiche (la A in particolare) o di elementi chimici come lo zinco sono un altro fattore che provoca la perdita di capelli.
Cure e rimedi contro la perdita di capelli nella donna
Una volta identificata la ragione della perdita dei capelli, affidandosi ad un esperto tricologo, le soluzioni adatte per il problema particolare sono esaminate. Esistono trattamenti farmacologici, topici o per via orale o parenterale. E trattamenti chirurgici di auto trapianto quando la prima famiglia di trattamenti risulta inefficace o inutile.
Tra i trattamenti farmacologici annoveriamo gli antiandrogeni come lo Spironolattone che è esclusivamente utilizzato per casi femminili per la sua azione molto femminilizzante. La melatonina che ha dimostrato efficacia nell’aumento dei capelli in anagen. Gli estrogeni in generale che inibiscono l’azione del testosterone libero. I trattamenti non chirurgici possono essere anche di tipo naturale oltre che chimico come già preso in esame.
Si tratta di maschere con componenti naturali apportatori di vitamine, come la C e la A ed altre erbe di cui le prestazioni curative sono state verificate. In caso di zone di cuoio capelluto nelle quali non vi è più traccia di bulbi, allora solamente la chirurgia può essere risolutiva. Con il metodo Hair Stem Cell non è necessario procedere alla rasatura del cranio e la zona donatrice risulta rigenerata nel giro di qualche mese.