Caduta capelli quando preoccuparsi
I capelli nascono, crescono, in media di un centimetro al mese, poi ad un certo punto cadono, i bulbi entrano in una fase di stasi e poi rigenerano un nuovo capello. A seconda della tipologia (biondi, castani bruni o rossi) i capelli sono in numero di circa 140 000 per una persona bionda,100 000 per castani e bruni, 90 000 per i rossi. I follicoli piliferi portano da uno a quattro capelli ed in media nella sua vita un bulbo funziona per all’incirca venti cicli, cioè la capigliatura si rinnova all’incirca venti volte in una vita. Generalmente e in condizioni normali questo ciclo di rinnovo periodico fa sì che perdiamo all’incirca un centinaio di capelli al giorno. Il ciclo ha una durata variabile da persona a persona, tra i due ed i sette anni, i cicli più lunghi sono soprattutto presenti nel caso delle donne. Finché i dati medi di caduta rientrano in queste quantità siamo in piena normalità.
La caduta del capelli e le sue cause
Quando la caduta dei capelli va oltre il numero indicato come normale giornaliero, stiamo entrando nella patologia. I punti da investigare per una diagnosi sono diversi: il capello, il cuoio capelluto, i bulbi piliferi etc. etc. Nell’ individuo maschio è all’età di venti anni che si cominciano a perdere capelli in quantità più importanti e questo va aumentando alla trentina. I capelli possono dunque cadere per differenti cause e quindi non è il caso di pensare che la soluzione al problema sia una sola. Inoltre, tra uomo e donne le cause sono differenti e le soluzioni dunque anche. Le investigazioni devono portare a scoprire dapprima se le cause sono di natura fisiologica o patologica.
La diagnosi della caduta : cause non croniche
Quando si constata una caduta anormale di capelli, si consiglia di eseguire dei test di depistaggio del sangue visto che così le cause potranno essere indicate per esempio nell’alimentazione, nello stress, nell’inquinamento ambientale o nell’ereditarietà e quindi nella genetica. Da tenere presente che con l’evolversi ed il susseguirsi delle stagioni e specialmente nel periodo autunnale o primaverile le quantità di capelli che cadono aumentano. Scientificamente sono state formulate delle ipotesi per spiegare l’andamento stagionale della caduta: gli ormoni sono influenzati dalle quantità di luce giornaliera, dalle variazioni di temperatura verso il basso o verso l’alto. Identificata la causa si potranno formulare le soluzioni per idealmente ripristinare il tenore della caduta nel numero indicato come normale.
Cause patologiche
Una delle principali cause della perdita di capelli è di tipo ereditario dovuta alla propria genetica.
Alopecia androgenetica
Il fenomeno va ricercato nella ascendenza materna e specialmente se dei maschi di questa ascendenza sono stati affetti da caduta di capelli. Questa alopecia è provocata dalla ridotta sintesi dell’ormone androgino diidrotestosterone da parte dell’enzima 5-alfa-reduttasi, il DHT. Il DHT provoca l’atrofizzazione del bulbo pilifero: i capelli diventano sempre più fini per successivamente cadere.
Altre forme di alopecia sono
Alopecia cicatriziale
E causata da un danneggiamento irreversibile delle cellule staminali del bulbo pilifero. I capelli cadono a chiazze e dalla formazione di fibrosi laddove i follicoli si sono estinti.
Alopecia seborroica
Colpisce in misura maggiore l’uomo giovane ed è provocata dalla ipersecrezione di sebo del cuoio capelluto. Il sebo è composto da acidi grassi trigliceridi colesterolo e residui di desquamazione cellulare. Questo fenomeno è causato da scompensi ormonali e da enzimi che stimolano la secrezione sebacea. Il sebo in eccesso ostruisce i follicoli piliferi e quindi provoca un’alterazione nel ciclo di ricrescita dei capelli.
Alopecia psicogena
I capelli cadono ampiamente in seguito a forte stress o an periodo di depressione. In questi casi l’organismo per reagire alle sollecitazioni psicogene reagisce a livello di ipotalamo surrenale creando una reazione sul sistema immunitario.
Alopecia da tricotillomania
Si tratta di una nevrosi che spinge in maniera irrefrenabile la persona, soprattutto le donne a tirare e strappare i capelli causando delle chiazze pauperizzate.
Alopecia da stress
E un’altra causa di perdita di capelli. Lo stress si ritiene che provochi anche in questo caso una perturbazione ormonale come già visto. Inoltra lo stress può avere come conseguenza quella di continuamente manipolare i capelli e quindi infine di provocarne la perdita.
Alopecia a seguito di diete
Le carenze alimentari soprattutto quelle destinate alla sintesi di cheratina, avvengono quando la dieta è carente in proteine ed amminoacidi.
Vi sono poi trattamenti medicali che provocano una perdita temporanea dei capelli, come nel caso della chemioterapia.
Riassumendo: in termini scientifici possiamo descrivere il ciclo capillare in tre fasi.
Fase Anagen, durante la quale il capello cresce e riceve nutrimento dal bulbo pilifero.
Fase Catagen durante la quale il capello cessa di essere vivo
Fase Telogen durante la quale il il follicolo pilifero arresta la sua attività ed il capello cade.
Se dopo la caduta del capello che ripetiamo deve restare nella misura media di un centinaio di capelli giornalieri la ricrescita non avviene nelle stesse proporzioni dobbiamo cominciare a preoccuparci.
Se le cause sono temporanee e possono essere risolte con dei trattamenti, la situazione torna ad essere normale. Se invece siamo difronte ad una patologia irreversibile che crea una caduta di capelli definitiva, occorre monitorare questo fenomeno. Di solito nella prima giovinezza dai venti anni in poi se le cause sono quelle patologiche prima elencate, allora bisognerà attendere che la situazione sia stabilizzata nel tempo.
In questo caso se psicologicamente il fenomeno della cosiddetta calvizie costituisce una sofferenza di tipo psicologico, la soluzione più naturale e definitiva consiste nell’ effettuare un autotrapianto di capelli. Allora la scelta della tecnica da adottare è fondamentale e mentre rimandiamo ad altri articoli specificatamente oggetto delle varie tecniche disponibili sul mercato, suggeriamo di documentarsi sulle novità entrate recentemente in Italia che in linea con le più moderne tecniche di medicina rigenerativa si fondano sullo studio del comportamento delle cellule staminali dedicate alla ricrescita del capello.
In particolare, la ricerca scientifica effettuata dal professor Conradus Chosal Gho in Olanda ha portato ad un breakthrough significativo nell’ambito del trapianto capelli. Attraverso un brevetto ed un affinamento dello studio della struttura capillare si è potuto ottenere la ricrescita della zona donatrice e quindi la possibilità di disporre ad intervalli di tempo di alcuni mesi delle stesse quantità di capelli donatori per una ripetizione, se necessario, degli interventi. I vantaggi sono indiscutibili e tra i più importanti quello di avere una zona posteriore del cranio senza cicatrici né fibrosi e mantenuta naturale come prima dell’intervento. Questa tecnica è la Hair Stem Cell Transplantation realizzata nella Hair Stem cell Clinic di Milano.